mercoledì 1 luglio 2015

GREXIT, Tutto ciò che non è l'idea di EUROPA

"Se tu sapessi che cosa è una condotta di vita onorevole, rinunceresti a desiderare i beni altrui: per me è preferibile morire per la Grecia piuttosto che regnare sui miei compatrioti. (480 a C)" in greco moderno grazie al mio amico Anastasio "Αν γνώριζες τι σημαίνει έντιμος τρόπος ζωής, θα αρνιόσουν να επιθυμήσεις τα αγαθά των άλλων. Για μένα είναι προτιμότερο να πεθάνω για την ελλάδα, παρά να βασιλεύσω πάνω στους συμπατριώτες μου!"  

Fu quello che Leonida re di Sparta disse a Serse in risposta alla sua offerta... ovviamente sappiamo tutti come è andata, ma quella è un impresa storica impressa nei secoli nelle future generazioni.

La Grecia è la culla della civiltà moderna, nonché una nazione a cui sono molto grato non solo per i miei natali molto lontani ma per l'anno in cui lavorando apprezzai la loro ospitalità e carattere e la loro similitudine con la mia terra: La Sicilia; da qui la celebra frase che usano spesso "Una faccia, una razza".
Cosa è oggi la Grecia moderna? E' una nazione di frontiera in tutti i sensi, e il passaggio ad Est dell'Europa, è l'ultima nazione del mediterraneo, procedendo verso est, che rimane non solo cristiana, ma occidentale; è il crocevia delle varie culture orientali dove si può capire meglio il senso della gente del mediterraneo, dove si capisce il senso della frase romana Mare Nostrum. Per i Romani un impero/repubblica senza la Grecia non aveva senso, ricordiamoci che appena i nostri avi varcarono il mar Ionio la civiltà da Romana diventò Greco-Romana. Ma dopo secoli cosa significa quello che sta succedendo ora? Ripassiamo velocemente il passato prossimo:

  • Il Trattato di Maastricht, o Trattato dell'unione europea, è un trattato che è stato firmato il 7 febbraio 1992 a Maastricht nei Paesi Bassi dai dodici paesi membri dell'allora Comunità Europea, oggi Unione europea, che fissa le regole politiche e i parametri economici necessari per l'ingresso dei vari Stati aderenti nella suddetta Unione. 
  • Viene stabilita la moneta unica con i cambi e alcuni parametri economici per aderire all'unione monetaria.
  • L'italia fa cure da cavallo e l'impossibile per entrarvi anche perché all'inizio degli anni 90' abbiamo subito delle vere e proprie tempeste monetarie e l'instabilità politica ha fatto il resto.
  • La Grecia riesce ad aderire, ma con la crisi economica che inizia nel 2008 inizia la crisi del debito sovrano europeo e in particolare di quello Greco. La crisi inizia ufficialmente nell'autunno del 2009, quando il neo primo ministro George Papandreou rivela pubblicamente che i bilanci economici inviati dai precedenti governi greci all'Unione europea erano stati falsificati con l'obiettivo di garantire l'ingresso della Grecia nella Zona Euro.
A questo punto vista l'instabilità della zona Euro dovuta sia alla crisi economica che a quello degli stati sovrani L'eurogruppo insieme con il Fondo Monetario (FMI) e la BCE decide di salvare la Grecia dal fallimento con una cura da cavallo che porta parte della popolazione alla povertà. 
Intanto il debito Greco sovrano viene raccolto dalla banche tedesche e francesi che costituivano i maggior creditori e comprati dalla stessa BCE costituendo uno scudo salvastati, il tutto sotto la regia dell'ottimo Mario Draghi contro il volere di tedeschi e in parte francesi.

Dopo numerose votazioni e governi instabili, il 25 gennaio 2015, Alexis Tsipras, capo del partito SYRIZA, viene eletto nuovo capo del governo con il 36,34% dei voti e 149 seggi. Tsipras, incaricato di negoziare con la BCE, il FMI e la CE il pagamento del debito greco, fallisce nell'intento, in quanto le condizioni imposte dai creditori sono definite "umilianti" per il popolo greco e porterebbero ad una "nuova crisi depressiva" l'economia del paese, in quanto fondate sui tagli e sull'austerity. Tsipras a fine giugno 2015, con un discorso alla nazione in cui cita Roosevelt, decide di indire un referendum per il 5 luglio 2015, sul quale gli elettori saranno chiamati ad accettare o rifiutare le proposte di ristrutturazione del debito fornite dai creditori.

Dal punto di vista politico trovo la mossa di Tsipras perfetta, riceve un mandato dal popolo per contrastare l'egemonia di "bachieri e interessi economici", non si arriva a un accordo (per esperienza personale parlare e discutere con un greco è una cosa che non auguro a nessuno l'ho fatto per lavoro e so cosa significa!!!) e quindi rimette al popolo la possibilità di decidere il suo futuro, un futuro molto nero comunque, bisogna decidere se far fallire uno stato (che in effetti da un punto di vista economico non ha poi questa rilevanza, il suo PIL è un terzo della nostra Lombardia, i soldi persi in questi giorni nelle borse sono di molto superiori alla totalità del debito Greco) con le conseguenze che comporta o applicare una cura che, come si è dimostrato in questi anni, di fatto non funziona poiché l'economia greca è fragile basata quasi tutto sul turismo e poche altre voci. 
Qualcuno in questi giorni a pensato all'opportunismo del premier greco, io invece la vedo diversamente la partita è diversa e questo l'hanno capito tutti. 

Ma torniamo al problema principale: La moneta unica e l'unione. In tutti gli stati federati del mondo, come gli USA, è ovvio che ci sono stati più ricchi e stati più poveri è nella normalità! Quindi ecco perchè esiste lo stato federale che provvede a unificare la ricchezza, è uno stato solidale. L'idea di Europa che esiste oggi è lontano da questa, è una europa tedesca, la Germania ha vinto la sua terza guerra mondiale unificando l'Europa a sua immagine dove non c'è uno stato solidale o un'amicizia dei popoli o politica comune, esistono solo accordi economici, credo che un Europa cosi non serva a nessuno dei suoi cittadini serve solo alle Banche e agli interessi di corporazione.

La politica deve tornare a fare da collante e prendere le giuste decisioni, vogliamo una moneta unica? Il patto di stabilità cosi comè è fatto non va bene, serve la creazione di strutture uniche (ovviamente si è pensato subito a fare una banca .... mi sembra ovvio!), quindi bisogna rendere uniche tutte le voci di spesa degli stati sovrani con un unica amministrazione (come la BCE ad esempio). Quali sono le voci comune di tutti questi nostri stati assistenziali europei che gravano sul bilancio statale? Sanità, Pensioni, stato sociale e quindi contratti di lavoro collettivi, prestiti alle imprese etc.... ma questo significa sicuramente togliere sovranità agli stati è vero ma subire un continuo commissariamento e presentare ogni anno i conti tagliando non è forse lo stesso. Che senso ha avere una moneta comune se poi non posso effettuare tutte le azioni correttive che poteva fare uno stato sovrano quando la moneta era nazionale. 

Visto che i nostri politici si sono preoccupati di disegnare una gabbia senza chiavi e vie di uscita non ci rimane altro da fare; oppure la terza via si esce dalla moneta unica.

Ecco la cosa che fa più terrore a tutti i nostri politici europei (ovviamente i nostri politici si guardano bene da farsi vedere a BXL ...meglio un tweet in inglese cosi ... ) è quello di far decidere alla popolazione che ha da sempre subito i trattati senza essere mai stata consultata, fa paura l'uscita della grecia perchè sancisce il fallimento dell'attuale progetto europeo germanocentrico con la possibilità che altre nazioni ne seguano l'esempio.

Altra considerazione: Scrivevo prima che la Grecia è il confine, cosa succederebbe se il nostro confine naturale sparisse? Magari colonizzato dalla Cina o dalla Russia o chissà da qualche fondo sovrano di ABU DABI? 

I nostri politici (eleggere Jean-Claude Juncker conservatore e rappresentante dei poteri forti è stata una scelta che sottolinea cosa succede ormai in Europa) dovrebbero ipotizzare un futuro avere la capacità di poterlo costruire, invece sono diventati dei gabellieri al servizio dei potentati. Una occasione persa.


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