mercoledì 23 aprile 2014

Trascendence Sacrificheresti la tua individualità per un mente collettiva?


Trascendence
Sacrificheresti la tua individualità per un mente collettiva?



  • Transcendence è un film del 2014 scritto e diretto da Wally Pfister, al suo debutto alla regia, con protagonista Johnny Depp. 






  • Prima data di uscita18 aprile 2014 (CinaStati Uniti)



  • Durata120 minuti




  • L'idea alla base del film è buona, per la verità anche tutte le altre, e c'e' dietro una certa informazione tecnologica che sostiene il film. Peccato! Peccato che il film non sfonda perché se voleva essere un thriller non fa paura, se voleva essere fantascienza non lo è!
  • Un pò come dicevano a scuola, è intelligente ma non si applica! Qui ci sono le idee, le dinamiche ma il film è lento, banale, la trama fa acqua da tutte le parti e appunto finisce in gocce!
  • Comunque il tema principale è il solito già visto e discusso: cosa succederebbe se un 'intelligenza artificiale si impadronirebbe del mondo. Però credo che la sfumatura da dare è l'idea del collettivo che è molto interessante, legato ai classici della fantascienza, cioè quella in cui la coscienza è frutto di un unica mente condivisa.
  • Pensiamoci un pò in maniera più filosofica che tecnica, al di là della AI (Artificial Intelligence) che prendendo a modello il cervello umano automaticamente ne traccia di fatto i limiti, cosa succederebbe se ogni nostro pensiero, idea, concetto anziché essere individuale, sia condiviso automaticamente con altri? Avrei di fatto rinunciato al mio IO e alla mia libera scelta. Di fatto rinunciando alla mia individualità e ad una certa originalità che mi fa pensare di essere comunque diverso e differente da altri prenderei il mio status di essere umano per fare parte di un unico organismo senziente, di cui non è dato sapere quanto ci sia del mio o degli altri, potrei al limite essere un guscio vuoto. Questo ci apre però ad una discussione attuale: è giusto condividere in tempo reale tutto quello che ci succede? E' corretto postare foto o chiedere pareri a entità virtuali percepibili attraverso i social network? Non stiamo perdendo parte della nostra autonomia e della capacità decisionale appellandoci sempre al desiderio della rete?
  • Certo il post con i selfie che vanno molto di moda è un sintomo spesso di ricerca di un approvazione e sempre più spesso la perdita della capacità di prendere decisioni. Qualcuno potrebbe obbiettare che è esattamente come chiedere consiglio ad un amico, solo che in questo caso gli amici di turno potrebbero essere 2000, ma un conto è chiedere consiglio ad un amico o a un gruppetto con il relativo scambio umano che attraverso sensazioni legati alla parola, all'espressione al cosiddetto "contatto umano; un contro e controllare sul proprio Smartphone post su post di persone che spesso non ci conoscono manco di persona e vivono realtà differenti dalle nostre e quindi realmente quei consigli possono essere utili. Credo stiamo vivendo una "campagna elettorale" continua e cerchiamo consenso ma per farne cosa in finale? Visto che ancora al momento siamo soli a prendere decisioni.



  • 2 commenti:

    1. Secondo me stiamo vivendo una pre era di questo ipotetico futuro e anche ora per quanto abbiamo sempre il nostro libero arbitrio sempre più siamo influenzati da un pensiero comune un'idea di possesso di questo o quell'altro oggetto un luogo da mostrare su FB una ricerca di protagonismo

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      1. Si credo anche io che quello che stiamo vivendo è un preludio a quella che sarà una dominazione di questo tipo di tecnologia. C'e' da dire che in realtà c'e' sempre stata una dominazione della tecnologia che ha segnato comunque un era dell'Umanità. Ricorda infatti che alcuni periodi preistorici si suddividono ad esempio in "Età del ferro, Età del bronzo...." , l'ottocento era noto come il secolo delle macchine a vapore e il secolo passato passerà alla storia come quello atomico. Qui al solito la tecnologia ci pone sempre più problemi etici e di socializzazione.

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