lunedì 12 maggio 2014

Twitter o Facebook?

facebook-vs-twitter
Ieri sera ad una cena da un mio caro amico è sorto il questo dilemma: Facebook o Twitter o meglio, cosa è Twitter e a cosa serve?
Diciamo che la maggior parte dei miei amici usano molto Facebook e ormai ha sostituito ogni tipologia di comunicazione in alcuni casi i miei amici comunicato solo tramite la chat (messenger) di Facebook. La cosa che mi piace meno è che ormai talvolta la realtà ha sostituito il social, se non è scritto su FB non è reale e in alcuni casi è reale se è su FB. A tavola piuttosto che parlare si chatta e si guardano i profili, il più delle volte di perfetti sconosciuti o di fake. I discorsi a tavola vertono su chi ha postato cosa, su chi è stato photoshoppato, e cosi via; il tutto sta iniziando a diventare molto stucchevole, diverso dall’approccio iniziale. Io del resto forse per evitare “il Gossip” preferisco Twitter.

Cosa è Twitter?


Twitter è un servizio gratuito di social networking e microblogging che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri (120 nel caso si inserisca un link o un'immagine). Gli aggiornamenti di stato possono essere effettuati tramite il sito stesso, via SMS, con programmi di messaggistica istantanea, posta elettronica, oppure tramite varie applicazioni basate sulle specifiche di Twitter.
Twitter è stato creato nel marzo 2006 dalla Obvious Corporation di San Francisco.
Il nome "Twitter" deriva dal verbo inglese to tweet che significa "cinguettare". Tweet è anche il termine tecnico degli aggiornamenti del servizio. I Tweet che contengono esattamente 140 caratteri vengono chiamati Twoosh. Gli aggiornamenti sono mostrati nella pagina di profilo dell'utente e comunicati agli utenti che si sono registrati per riceverli. È anche possibile limitare la visibilità dei propri messaggi oppure renderli visibili a chiunque. Il valore del social network è stato stimato intorno agli 8,4 miliardi di dollari. Twitter nel 2012 ha raggiunto i 500 milioni di iscritti e 200 milioni di utenti attivi che fanno accesso almeno una volta al mese.
Punto primo: Twitter è diverso da Facebook
Uno (Facebook) è una piazza virtuale che si basa sul collegamento fra due (o più) utenti: perché la comunicazione abbia inizio devo accettare la tua richiesta di amicizia, o viceversa. L’altro (Twitter) non prevede nessun obbligo di reciprocità: significa che posso essere follower di qualcuno, senza che lui nemmeno sappia chi sono.

Punto secondo: a Twitter non interessano i tuoi pensieri esistenziali
Il risultato di quello che ho scritto poc'anzi è un modello di comunicazione da-uno-a-molti nel quale tutti possono seguire tutti. E che proprio per questo diventa molto selettivo quando si tratta di valutare i contributi. Se all’interno di Facebook tutto fa brodo, su Twitter quel brodo rischia di annacquarsi. Insomma se pensi di iscriverti a Twitter per far conoscere a tutto il mondo il tuo pensiero o il tuo stato esistenziale lascia perdere nessuno se ne accorgerebbe, a parte quei quattro amici che hanno deciso di seguirti pure qui. Se invece hai qualcosa di più importante da dire, qualcosa capace di suscitare interesse, o addirittura uno scoop, allora sei nel posto giusto: non c'è strumento migliore di Twitter per comunicare in tempo reale. Qualcuno ricorda infatti che la moda dei selfie è stata consacrata alla notte degli Oscar 2014 grazie ad alcuni Tweet.

Punto terzo: cinguettare non è obbligatorio (cioè, puoi limitarti ad ascoltare)
Molti utenti non si iscrivono a Twitter per paura di dover a tutti costi far sentire la propria voce. Il fatto è che Twitter può essere usato tranquillamente anche da chi non ha voglia o tempo di intervenire in prima persona. Lo dimostrano i numeri: allo stato attuale meno dell’1% degli iscritti pubblica il 50% dei cinguettii (tweet) . Il resto? Si limita ad ascoltare. In questo senso Twitter può essere considerato un’evoluzione dei feed RSS. Qualcosa che ci permette di arrivare prima alle notizie del nostro giornalista di riferimento, agli aggiornamenti del nostro cantante preferito e così via. Se Facebook è la risorsa numero uno per ciò che concerne la nostra sfera sociale (gli amici, i familiari e i colleghi di lavoro) Twitter è il ponte fra noi e il resto del mondo, o perlomeno del mondo al quale siamo interessati.

Punto quarto: Twitter va dritto al sodo
Altro che giochi, giochini, Timeline, impostazioni (e polemiche) sulla privacy: pochi fronzoli, siamo su Twitter. 140 caratteri, link inclusi, per comunicare . Prendere o lasciare. È il bello (o il brutto) di Twitter, uno strumento che piaccia o meno va all’essenza delle cose. E che proprio per questo sa essere più veloce degli altri servizi quando si tratta di dare (e ricevere) notizie.

ma non per questo si può definire povero (punto cinque)
Pur nella sua essenzialità Twitter sa essere una risorsa straordinariamente ricca. La possibilità di"ritwittare", ovvero di (ri)pubblicare sul nostro profilo i cinguettii scritti dagli utenti che seguiamo, è senza dubbio la chiave del meccanismo virale che alimenta la comunicazione supersonica. Ma è anche il mezzo che può portarci ad espandere la nostra rete di follower/following. Se decidiamo di seguire il nostro opinionista sportivo preferito, ad esempio, ci ritroveremo a leggere i ritweet degli utenti che lui segue in prima persona. E magari vorremo diventarne a nostra volta suoi follower.


Ecco 5 grandi differenze tra Facebook  e Twitter, tutte buone ragioni per cui accostare i due social nella stessa frase richiede prudenza:

Timeline vs Real Time

Facebook guarda al passato. Twitter al presente. Con la Timeline il social di Zuckerberg si è fatto ancora più personale, una seconda pelle della vita reale, del suo vissuto fatto di ricordi, fotografie, suggestioni, luoghi in cui si è stati. Twitter invece vive solo nel presente. I tweet sopravvivono 1 ora al massimo, assolvono il loro compito informativo e incontrano l’oblio.

Social Graph vs Interest Graph

I follower non sono amici. Sono persone con cui hai in comune interessi, ma possono anche essere dei perfetti sconosciuti. Su Facebook invece c’è tua nonna e tuo cugino, i tuoi amici più cari e i tuoi vecchi compagni di scuola con cui davanti ad una birra non sapresti di che parlare.

Social Network vs Information Network

Si è visto durante le rivolte in Nord Africa, l’elezione di Obama, la cattura di Bin Laden e in tutti gli ultimi grandi eventi di emozione pubblica. Twitter è un news media. È leggero, informale, immediato, perfetto per dare una notizia e generare un passaparola. Facebook è invece relativamente lento, si presta di più a battaglie senza tempo, tributi, commemorazioni, risate e pianti fra amici. Sui grandi eventi Facebook arriva dopo, ma dura molto di più.

Private vs Public

Su Facebook la privacy è sempre una delle questioni di dibattito più calde. La Timeline del resto è il diario della nostra vita. Twitter invece è pubblico, aperto, trasparente. È il luogo ideale per chi si occupa di business, per chi vuole stare sempre aggiornato, per chi ama l’attualità e vuole creare nuovi contatti professionali.

Universal vs Target audience

Su Facebook ci sono tutti o quasi tutti. È un social universale, totalizzante, pachidermico. Offre un’esperienza ricca, complessa, umana, emozionale che si adatta perfettamente alle diverse generazioni e ai diversi strati socio-culturali della società. Twitter invece è sì popolare, ma incompreso. Se ne parla tanto, troppo forse, ma sono pochi gli utenti sulla piattaforma che possono dirsi veramente attivi e che contribuiscono a costituire un particolarissimo microcosmo sociale fatto di cortesie, gentilezze, etichetta, scambi proficui, rituali e prassi sociali assai codificate.
Concludo citando gli ultimi tentativi di Facebook di assomigliare al fratellino cinguettante. Sia la recente introduzione del ticker sul fronte “real-time” sia del subscribe sul fronte “public”, sono due mosse di twitterizzazione. La mia netta impressione tuttavia è che Facebook diventi in realtà sempre più simile a se stesso, alle ragioni profonde che hanno portato alla sua nascita, ragioni prettamente sociali, relazionali e di intrattenimento.
Detto questo il mio twitter è @thonyromano

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